In queste ultime settimane abbiamo assistito all’insorgere di una serie di proteste in Georgia, legate alle due proposte di legge cosiddette sugli “agenti-segreti”.
Queste leggi, se fossero state approvate, avrebbero imposto agli enti del terzo settore che ricevono più del venti percento delle loro entrate annuali da un “potere straniero” l’iscrizione a un registro apposito.
Nonostante il governo abbia ritirato queste proposte, le proteste stanno continuando, per cercare di avvicinare la Georgia verso l’Unione Europea.
Abbiamo parlato di quello che sta accadendo in Georgia in questo episodio di Prospettive assieme a Micol Flammini, giornalista de Il Foglio, specializzata nello spazio post-sovietico.
In Georgia si protesta con le bandiere europee
